Shekinah nella chiesetta di San Vito: Guardate a Lui e sarete raggianti!
Abbiamo sempre avuto nel cuore il desiderio di stare attorno a Gesù come attorno ad un falò, perché Gesù Eucarestia è come un fuoco che illumina e riscalda nel contempo. Stare attorno a Lui con gli strumenti, le voci, per cantare le Sue lodi, adorarlo, invocarlo nella semplicità di cuore ma anche nella potenza della Sua presenza.
E’ questo che abbiamo fatto venerdì 30 dicembre dalle 20.00 alle 21.00 presso la chiesetta di San Vito.
Skekinah, questo è il nome di questo momento di preghiera: in ebraico significa “dimora, presenza” ed è quello che si sperimenta. La presenza di Dio in mezzo al suo popolo nel Santissimo Sacramento dell’Eucaristia.
Una serata aperta a tutti, a chiunque si trovava a passare da quella strada; un momento di preghiera per ringraziare il Signore dell’anno che si stava per concludere, per tutti i suoi benefici e in maniera speciale per questa chiesa dove 24 su 24, 365 giorni l’anno Gesù è lì ad attendere chiunque abbia bisogno di Lui.
Dio ha riempito e rinfrancato i cuori e l’anima: abbiamo iniziato invocando lo Spirito Santo che ha fatto sgorgare la lode dai cuori, mutata, poi, in preghiera di guarigione. Che grazia la presenza di padre Francesco Bellaera (guardiano del convento dei frati minori cappuccini di Modica), che con le parole di san Francesco, ha riportato l’attenzione sul mistero di un Dio che si fa bambino e che poi decide di rimanere per sempre con noi nell’umiltà del Sacramento dell’Eucaristia
Padre Salvatore Tumino, nostro fondatore, diceva sempre che “dopo aver pregato non sei mai come prima” ed è stato proprio così! Chi è uscito da questo momento di preghiera non era lo stesso di quando è arrivato perché “Il Signore fa nuove tutte le cose!”
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